Udite,
udite,
o rustici,
attenti,
non fiatate!
Suppongo e immagino
che al par di me sappiate
Io sono quel gran medico,
odore enciclopedico,
chiamato Dulcamara,
la cui virtù preclara
che i portenti infiniti sono noti all'universo e in altri siti.
Vene fattor degli uomini,
riparator de' mali,
in pochi giorni sgombero io spazzoli sferali,
e lo salute a vendere per tutto il mondo io vo!
Compratela, compratela, per pochi ove la do!
E questo l'odontalgico,
mirabile,
l'icuore,
dei popi e delle cimici,
possente distruttore,
i cui certificati autentici vollati,
toccar vedere,
leggere,
acciaschere un foro!
Per questo mio specifico,
simpatico,
priorifico,
un monsetto aggenario e valetudinario,
il nonno di dieci bamboli ancora divento,
di dieci o venti bamboli il nonno divento!
Per questo tocca insano,
in breve settimana,
più d'una flitta vedova di piangere cesso!
A voi matrione rigide,
ringiovanir bramate,
le vostre rughe incomode,
con esso cancellate,
volete voi donzelle,
ben liscia per la pelle,
voi giovani galanti,
per sempre avere amanti,
comprate il mio specifico,
per pochi ove lo do!
Da bravi giovinotti e da brave vedovette,
comprate il mio specifico,
per pochi ove lo do!
E in move i paralitici,
spedisce gli apopletici,
gli astmatici,
gli astici,
gli strici,
gli diabetici,
guarisce i timpanititi e scrofola i reacchitini,
e fino il mal di fegato,
che in moda divento!
Mirabile per il celici,
mirabile per il fegato,
guarisce i paralitici,
spedisce gli apopletici,
comprate il mio specifico,
voi vedove donzelle,
voi giovani galanti,
per pochi ove lo do!
Avanti,
avanti vedove,
avanti,
avanti bamboli,
comprate il mio specifico,
per pochi ove lo do!
Sì, sì,
per pochi ove lo do!
L
'ho portato per la posta,
da lontano,
mille miglia,
mi direte,
quanto costa,
quanto vale la bottiglia?
Cento scudi! No!
Trenta! No!
I venti! Nessuno si scomenti!
Per provarvi il mio contento,
ti siamo qua coglivento,
io vi voglio,
buona gente,
uno scudo a regalar!
Uno scudo veramente più bravo non si pona!
Non si pona! Non si pona!
Ecco qua,
così stupendo,
si balsami quell'isire,
tutta Europa sa che io vendo nientemeno di nove lire,
e ma siccome è pur palese che io son nato nel paese,
per tre lire a voi lo cedo,
sol tre lire a voi richiedo!
Tromba!
Così chiave come il sole,
che a ciascuno che lo vuole,
uno scudo bello e netto in saccocio faccio entrare!
Faccio entrare! In saccocio faccio entrare!
Ehi!
Ehi! Ehi! Si comparte!
Ecco! Per dir si comparte!
Tre lire!
Gran dottore, bereva il sè!
Avanti!
Gran dottore,
bereva il sè!
Avanti!
Gloria a grande, l'ostra figo,
duramente a ricordar!
Fa di patria il caldo affetto,
gran miracolo far!
Gloria a grande, l'ostra figo, duramente
a ricordar!
Fa di patria il caldo affetto,
gran miracolo far!
Fa di patria il
caldo affetto, gran miracolo far!