Aimee, a presto l'opposito!
In tutto questo soggiorno della morte sarà un ogni giorno pregnavo!
Il mio posto è...
Tu qui per salvarti dall'orca e gelati, lassù te non mira!
Chi sono?
Congiurati!
L'amor!
Cosa l'hai nel banco selato così che m'han preso per un bel agguato?
S'è intesi far l'uno per romper!
L'ho visto!
E il conte?
Un'idiota beltà ne commesso!
Poi altro è divolto, un gemo li ha visto!
Si pare che fosse sentere un affletto!
Scarri mia mano, repente saprò!
L'amore!
Ma questo di no!
E parla!
Lo scampo!
No!
Non fate del giro!
Che miso!
Ma voi non volete sognarlo, signora, al ferro smittato?
E volati in vola!
Qui t'abbandoni!
E libera ora il fatto e fuggi!
E lasciarti qui sola con esso!
Sola con esso!
No, mai!
Io t'offrovarò!
Ma fuggi che il bello da qua t'offrorò!
Che dici?
Portami!
Esisti!
L'amor!
Avva...!
Andrè!

E curati...
E lava la luce di Lungara!
Le sognetti.


Ci ho pensato che sap wonderedo come alla cro 메 e sper thik' ci Massimo
lo ha sidonato.
E come, francesas?


Il piu!
Quefolg tive clientalmente!
Son es tes!
Dello scherzo!
E tu, seus amantes!


Myusè, mononio!
Están vedvinci, cuncun!



Nel Taking!
Salò!
Amico, gelosa t'affido una cura,
l'amor che mi porti garante mista.
Affidati, imponi!
Prometi, mi giura che tu la durai,
me la fai cita'.
Qui!
N'indetto ne guardo, suesta frarai.
Lo giuro!
E che tocchi le porte n'andrai,
da sola la posso.
Lo giuro!
E starai!
O di frutto ne fresano tutti,
per cantare agli accenti di voce,
che l'assurdo tanto negri vi rubi,
il segnale di nemici porfir.
Spera che ti sentia lo stiro,
e ci abbia porto certo i bambini,
che parlando dà molti era il mio
un bel peccato d'inwalko.
Li Jeffy,
che si spalme,
la tua parità,
questa vita che ti hai accettato così.
Carpa, carpa!
Appa, ripaldi salva! Appa, ripaldi salva!
Tra di tocco i geraci e i senesi che minacci il mio albino regno,
all'amico tradito Torrìa, sotto lì che ne accuò le ferie,
i nascenti pedacchi ebrei, or d'amore cofevole e puro,
la pietà de signori su lei, così la le protega.
Appa, ripaldi salva! Appa, ripaldi salva!
Tra di tocco i geraci e i senesi che minacci il mio albino regno,
all'amico tradito Torrìa, sotto lì che ne accuò le ferie,
i nascenti pedacchi ebrei, or d'amore cofevole e puro,
la pietà de signori su lei, così la le protega.
Appa, ripaldi salva! Appa, ripaldi salva!
Tra di tocco i geraci e i senesi che minacci il mio albino regno,
la pietà de signori su lei, così la le protega.